L’ASviS lancia la terza edizione del Premio “Giusta transizione”
Il riconoscimento è attribuito alla persona, associazione o impresa che promuova l’evoluzione verso un’economia ambientale tenendo conto dell’impatto sociale. Manca poco alla scadenza: candidature entro il 5 ottobre.
Può essere una persona, un’associazione, una istituzione culturale, un’impresa: giunto alla sua terza edizione, con il riconoscimento "Giusta transizione" l'Alleanza Italiana per lo Sviluppo Sostenibile premia e segnala soggetti italiani che hanno dato un contributo alla transizione ecologica tenendo conto anche dell’impatto sociale. Il premio consiste in una targa e nella diffusione di un filmato sulle attività del vincitore attraverso i canali ASviS e verrà assegnato il 16 ottobre a Luino nel corso dell'Earth Festival 2022. Verranno anche segnalati altri soggetti meritevoli di menzione. Manca poco alla scadenza: le candidature, corredate da una breve motivazione (non oltre 5mila battute) e da eventuale materiale di documentazione, dovranno essere trasmesse entro il 5 ottobre all’indirizzo redazioneweb@
La giuria è presieduta dall’ingegner Antonio Federico, coordinatore del Gruppo di lavoro ASviS per i Goal 7 e 13 (Energia e clima) dell’Agenda 2030 delle Nazioni unite.
Nell'edizione 2021 il riconoscimento è stato attribuito alla Cooperativa Ruah di Bergamo, per l’iniziativa “Triciclo” che ha sviluppato attività di Ritiro – Riuso – Riciclo in un contesto multiculturale impegnando lavoratori italiani e stranieri. Nata per rispondere a un’esigenza sociale, l’iniziativa ha dimostrato la capacità di investire sull’innovazione e sul rinnovamento gestionale, ponendosi anche l’obiettivo della sensibilizzazione della cittadinanza al tema del riuso e del riciclo della filiera tessile.
Tra i candidati al premio, l’ASviS ha inoltre segnalato:
- L’iniziativa “Scuola plastic free” di Marevivo, che sensibilizza le nuove generazioni sulla minaccia rappresentata dall’inquinamento da plastiche, eliminando nelle scuole l’utilizzo della plastica monouso.
- Sisifo, società di consulenza strategica e pubbliche relazioni per l’economia circolare, per “Fra’ Sole”, progetto di sostenibilità del Complesso monumentale del sacro Convento di Assisi.
- Paolo Tomassetti, ricercatore presso il Centre de droit social dell’Università Aix-Marseille, per il suo lavoro sulle implicazioni giuslavoristiche della transizione energetica.
La prima edizione del 2020 ha visto invece il premio assegnato a Enel Foundation, per il progetto “Open Africa power”, iniziativa di alta formazione finalizzata a contribuire allo sviluppo di giovani leader africani nel settore energetico. Si tratta di un programma innovativo di formazione costruito in collaborazione con alcuni dei più prestigiosi atenei italiani, il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino, l’Università Bocconi, la Florence School of Regulation e la Venice International University ed in partnership con alcune Università africane, fra cui la Strathmore University del Kenya.
Sono stati segnalati anche:
- Novamont, azienda leader nelle bioplastiche e nei biochemicals, per aver inserito nel suo statuto valori e obiettivi come la rigenerazione dei territori e la preservazione della salute del suolo.
- Rosa Tiziana Bruno, sociologa e scrittrice, per La creazione di un progetto di educazione ambientale fondato su un nuovo paradigma educativo, attuabile in famiglia, nelle scuole di ogni ordine e grado e all’interno di qualsiasi realtà associativa per una concreta e giusta transizione verso un mondo sostenibile.