Educare alla giustizia sociale: ripensare la didattica in chiave intersezionale
Centro per la cooperazione internazionale
martedì 18 ottobre 2022 h. 16:30-18:30
Il laboratorio è rivolto a insegnanti di scuola secondaria di primo e secondo grado, educatori e volontari in contesti educativi formali e non formali, con l’obiettivo di adottare un approccio pedagogico intersezionale e inclusivo.
Le strutture globali di oppressione e le loro connessioni si riflettono nelle nostre relazioni attraverso comportamenti discriminatori (razzismo, sessismo, omofobia, abilismo…). Il concetto di intersezionalità fornisce una chiave di lettura per comprendere la complessità e le interconnessioni delle ingiustizie sociali e ci equipaggia degli strumenti per contrastarle, rendendoci capaci di riconoscere e valorizzare le differenze come fonte di ricchezza.
L’adozione di un approccio intersezionale risponde ai Goal 4 (Istruzione di qualità), Goal 5 (Parità di genere) e Goal 10 (Ridurre le disuguaglianze), per la sua capacità di evidenziare le interconnessioni tra le diverse forme di disuguaglianza e favorire l’inclusione e la comprensione delle interdipendenze tra sviluppo sostenibile, diritti umani, uguaglianza di genere, cittadinanza globale, attraverso la promozione di un’istruzione di qualità, equa e inclusiva.
Per le e i docenti della Provincia autonoma di Trento il corso ha validità come aggiornamento insegnanti.
Il laboratorio si terrà su Zoom. ll link verrà inviato con l'email di conferma della registrazione.
La partecipazione è libera e gratuita, previa iscrizione a questo link.
Email: martina.camatta@cci.tn.it
Il laboratorio è realizzato nell'ambito del progetto INGRiD. Intersecting grounds of discrimination in Italy co-finanziato dalla Commissione europea, programma Rec (Rights, equality, citizenship) 2014-2020. Il progetto INGRiD ha l'obiettivo di contrastare tutte le discriminazioni attraverso un approccio intersezionale. Per maggiori informazioni si veda il sito del progetto.