“Se la ricchezza non fa la felicità, figuriamoci la povertà”. Con questa battuta fulminante, Woody Allen, descrive, a sua insaputa, uno dei paradossi più famosi tra quelli scoperti dagli economisti negli ultimi decenni”. Era questo il sottotitolo di un articolo del quotidiano Il Sole 24 Ore del settembre di tre anni fa, dal titolo: “L’economia della felicità e il paradosso di Easterlin”.

La cooperativa sociale Etnos che lavora costantemente sul territorio di Caltanissetta da oltre 15 anni, è particolarmente impegnata nell’inclusione sociale di soggetti svantaggiati (detenuti, donne vittime di violenza, minori stranieri ecc...) e da oltre cinque anni gestisce attività di ristorazione anche di ausilio e sostegno a numerose famiglie in povertà segnalate dai servizi sociali. Durante il periodo di pandemia si è particolarmente distinta per avere distribuito pasti e generi alimentari a oltre 400 persone in difficoltà.

La cooperativa gestisce 15 progetti sociali differenti sia di carattere residenziale sia semiresidenziale con un management di altissimo profilo sociale e professionale. Recentemente abbiamo aderito all’A.i.p.e.c. Associazione italiana per l’economia di comunione, un’associazione di imprenditori, professionisti, aziende che intendono porre come valore aggiunto del proprio modo di lavorare nel mercato nazionale e internazionale, la cultura del dare.

A.i.p.e.c. si ispira alle parole di Chiara Lubich, fondatrice del Movimento dei focolari: “Diamo sempre; diamo un sorriso, una comprensione, un perdono, un ascolto; diamo la nostra intelligenza, la nostra volontà, la nostra disponibilità; diamo le nostre esperienze, le capacità. Dare: sia questa la parola che non può darci tregua”.

Insieme ad A.i.p.e.c. Etnos con questo convegno-wokshop sul tema “Economia e felicità” vuole porre l’attenzione su diversi esempi di economia civile, che interpretino e perseguano i 17 Obiettivi di sviluppo e i 169 Target che li sostanziano dell'Agenda 2030 dell'Onu per lo sviluppo sostenibile approvati dalle Nazioni unite. 17 Obiettivi interconnessi tra loro, da raggiungere entro il 2030, come definito nell'Agenda globale per lo sviluppo sostenibile.