Eventi ASviS, tre le parole-chiave: responsabilità, collaborazione e giovani
Andamento dell’Italia sulla sostenibilità, urgenza di una transizione ecologica giusta, sfide per le giovani generazioni: questi alcuni dei temi al centro dei tre appuntamenti curati dall’Alleanza nel Festival.
Oltre ai quasi mille eventi realizzati dagli attori della società civile, anche quest’anno sono stati tre i principali appuntamenti organizzati direttamente dall’ASviS all’interno del Festival dello Sviluppo Sostenibile 2022. Il primo, del 4 ottobre, ha ufficialmente inaugurato la manifestazione; il secondo, tenutosi il 12 ottobre, ha marcato il momento centrale, mentre quello del 20 ottobre ha chiuso l’edizione. Ospitati dal Palazzo delle Esposizioni di Roma, la cosiddetta “casa” del Festival, i tre incontri sono stati trasmessi anche in diretta streaming, toccando complessivamente sui siti dell’ASviS circa 700mila visualizzazioni e oltre 84 milioni di impression sui social media con gli hashtag #festivalsvilupposostenibile e #stiamoagendo.
La lettura del messaggio che il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha indirizzato all’ASviS e nel quale ha espresso “apprezzamento per i propositi del Festival, diretti a creare una diffusa cultura della sostenibilità”, ha aperto i lavori dell’evento inaugurale del 4 ottobre “L'Italia e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile”. Durante l’incontro, l’Alleanza ha presentato il Rapporto ASviS 2022 che di anno in anno esamina l’andamento del Paese rispetto all’Agenda Onu 2030 e avanza delle proposte di policy per accelerare il passo verso la sua realizzazione. In particolare, sono stati registrati passi in avanti su Energia e Lavoro, rimangono stabili Fame e Clima, mentre per tutti gli altri Obiettivi di sostenibilità passi indietro rispetto al 2019. l presidente dell’Alleanza, Pierluigi Stefanini, ha ricordato il decalogo di idee e azioni che l’ASviS ha presentato alle istituzioni per intraprendere più incisivamente la strada della sostenibilità in questo difficile contesto globale. Ci ha pensato invece la presidente dell’Alleanza, Marcella Mallen, a richiamare i risultati del recente sondaggio Ipsos-ASviS da cui emerge che la quasi totalità degli italiani conosce il concetto di sviluppo sostenibile, ma meno della metà è informato sull’Agenda 2030, e per circa i tre quarti degli intervistati la necessità di agire sullo sviluppo sostenibile è aumentata a seguito delle crisi (clima, guerra e pandemia). A valle dell’intervento dei vari partner del Festival, rappresentanti delle istituzioni e protagonisti del mondo economico che hanno partecipato alla giornata, è emerso che, sebbene la cultura della sostenibilità si stia diffondendo sempre più, solo attraverso tre elementi-chiave quali ruolo delle leadership di politica, impresa e società civile, valore della formazione e della cultura per creare una coscienza collettiva e centralità delle partnership nella realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza, si potrà costruire un futuro sostenibile. L’incontro si è chiuso con la partenza in diretta del treno alta velocità Frecciarossa con una livrea dedicata agli Obiettivi di sviluppo sostenibile, fatto da materiali fino al 92% riciclabili, che ha viaggiato per un mese nei grandi centri italiani, consumando il 30% in meno rispetto ai convogli tradizionali.
L’evento del 12 ottobre “La transizione ecologica: sfide e opportunità in Italia e nel mondo” ha visto al centro i temi delle rinnovabili, del ruolo dell’Europa e dell’importanza del multilateralismo per portare avanti il processo di una giusta transizione ecologica a livello globale. Sull’argomento l’ASviS ha anche presentato un Quaderno che ha l’obiettivo di fornire “un approccio sistemico ai tanti temi che legano il processo di transizione”, dalla dimensione ambientale a quella sociale, dalla dimensione economica a quella istituzionale. L’incontro ha visto la partecipazione di corrispondenti Rai per raccontare testimonianze “sul campo” e di ospiti di spicco, tra cui la vice ministra degli Affari esteri e della cooperazione internazionale Marina Sereni, che ha ribadito l’importanza di affrontare le molteplici crisi attualmente in corso tenendo fermi i principi dell’Agenda 2030 e attraverso un approccio multilaterale. A fargli eco le parole di Jeffrey Sachs, presidente del Sustainable development solutions network, che ha dichiarato che “una strategia di sviluppo sostenibile a livello globale è l’unica cosa sensata” e rimarcato come sulla lotta al cambiamento climatico “l’Europa può svolgere un ruolo molto più importante e costruttivo di quello attuale”. E proprio a tal proposito, il presidente ASviS Pierluigi Stefanini, nelle sue conclusioni, ha ricordato alcune proposte contenute nel Quaderno, come la necessità di adottare un “piano sociale per il clima” per tutelare le fasce più deboli. Pur riconoscendo che si tratta di politiche difficili, “la transizione ecologica conviene”.
Il terzo e ultimo incontro, tenutosi il 20 ottobre e intitolato “Verso il 2030: una nuova generazione di idee si fa spazio” è stato invece dedicato al protagonismo delle giovani generazioni, tanto che ad aprire la giornata è stato invitato Brando, 12 anni, testimonial della campagna internazionale “Salviamo la Terra, non voglio vivere su Marte”. A seguire, è stato presentato il Position paper "Il Servizio civile universale: giovani, cittadinanza, giovani e pace", elaborato dal Gruppo di lavoro ASviS sul Goal 16 e dedicato al ruolo del servizio civile nel raggiungimento della pace e nella costruzione di società solidali. Dopo gli interventi di tanti altri giovani ospiti, protagonisti del mondo dell’arte e della cultura, che hanno spiegato in che modo si concretizza il loro impegno per la sostenibilità, il presidente Stefanini insieme alla presidente Mallen ha fatto una panoramica dei risultati ottenuti dal Festival e ha richiamato l’attenzione su principali messaggi emersi: la visione del futuro, per analizzare gli scenari e individuare i rischi; l’accelerazione della transizione ecologica giusta, coniugando aspetti economici, sociali e ambientali; l’educazione dei giovani, che rappresentano il futuro del Paese; la necessità di rendere la salute globale una priorità politica; l’attenzione verso giovani e donne, che hanno subito più di altri gli effetti della pandemia. A chiudere l’evento le parole del cardinale Matteo Zuppi, presidente della Conferenza episcopale italiana, che ha ringraziato l’ASviS perché “siete una alleanza e credo sia decisivo allearci”, anche se “è faticoso” e - ha aggiunto - “voi ci aiutate a capire che se non facciamo delle scelte oggi non c'è un futuro sostenibile”.
di Elita Viola